38° Raduno

38° RADUNO

IL RADUNO DELLA MEMORIA

PERUGIA  8 e 9 GIUGNO 2013

Saremo un centinaio.

Una volta tutti a tavola , in attesa che venga servita la cena, Wania prende la parola e saluta gli amici.

 

“Buonasera, siamo qui riuniti per continuare la tradizione del Raduno Nazionale introdotta da Marcello nel lontano 1977, e siamo qui, in questo luogo perché  di tutti i luoghi dei ben 37 Raduni che aveva organizzato è stato quello che a Marcello piacque di più, e anche a me, devo dire. -   Siamo stati qui tre volte,  nel  2007 nel 2008 e nel 2009 : 33°, 34°, 35° Raduno, poi abbiamo fatto una pausa: siamo tornati sulla Riviera Romagnola nel 2010 e nel 2011, dopo di ché avevamo progettato di tornare qui per il 38° nel 2012. - - - - Ma il 2012 è stato l’anno del silenzio; è sceso il silenzio sui raduni, è sceso il silenzio sul giornale, è sceso il silenzio su di noi e in questo silenzio noi abbiamo consumato il nostro dolore, è stato  l’anno del silenzio e del  dolore. - - - - Col 2013 si comincia a risalire; ha ripreso vita il Mai Tacli’, sotto le ali protettive del Reduce d’Africa, come voleva Marcello e stasera stiamo vivendo il 38° Raduno, qui, come voleva Marcello. Questo raduno, dunque, lo dedichiamo a lui. Chi vuole ricordare Marcello, qualche episodio vissuto con lui e lo vuole raccontare, sarà come se lui tornasse fra di noi e lo faremo più tardi, nella saletta “La Cantina” dove ci riuniremo dopo cena. Comincio io , però, subito, qui, brevemente, poi si cena. Io di episodi da raccontare ne avrei tantissimi perché l’amicizia con Marcello è durata una vita, per la precisione 74 anni. Si, il mio primo incontro con Marcello avvenne nel 1938. Nel gennaio del 1938 mia madre, mia sorella ed io partimmo per l’Eritrea per raggiungere papà all’Asmara; ci imbarcammo sul Cristoforo Colombo. Con lo stesso piroscafo, insieme a noi, sarebbero dovuti partire anche i quattro piccoli Melani con la mamma, anche loro per raggiungere babbo all’Asmara; ma uno dei bambini  aveva preso il morbillo e furono costretti a rimandare la partenza. Allora la signora Melani venne a casa nostra, in via Cairoli - anche loro stavano a Firenze - per consegnare a mia madre un pacco e una lettera da portare giù al proprio marito, e in quella visita portò con sé Marcello, che aveva appena finito 9 anni; io ne avevo poco più di 5 e non ricordo questo fatto, ma me l’ha raccontato lui più tardi, quando eravamo già grandi.. Non ricordo il primo incontro con Marcello ma ricordo bene, molto bene l’ultimo, molto bene purtroppo perché l’ultima volta che ho visto Marcello, lui era in agonia.  Non molti giorni prima, un pomeriggio in cui eravamo a casa sua, lui, i suoi fratelli Renzo, Paolo e io, Marcello improvvisamente mi aveva detto: “O! quando io parto il necrologio me lo fai te eh”  - Va bene - dissi io “”Fammelo bello eh”? – Si, bello, lo farò sapere a tutti chi sei veramente, altro che Marcello, Marcello, il nostro Marcello, ti sistemo io, vedrai – E lui, sempre sorridendo, sollevandosi un po’ dalla poltrona sulla quale ormai trascorreva le sue giornate:  “Ah si? E io per punizione ti manderò subito a chiamare”  Ecco come io ricordo più spesso Marcello: sorridente, affettuoso, amico, fratello,        e spiritoso, sempre, anche in punto di morte”. 

Wania


 

Dopo cena ci portiamo nella saletta “La Cantina” per la commemorazione. Sulla pedana, alla parete di fondo, Marcello in una bellissima gigantografia - preparata da Tonino -  sembra sia lì ad aspettarci         

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Vengono letti i messaggi degli amici che non sono potuti venire al Raduno; eccone alcuni stralci.

……….Marcello, e tutto quello che è stato per noi: il grande nocchiero, il novello Noè, che per 37 anni ha guidato la barca dei nostri sogni, riuscendo a farci  rivivere il passato con la stessa intensità di allora: amicizia, fratellanza, spensieratezza, amore.

……………………………….Con lui Asmara e tutti in suoi ricordi non è mai stata lontana! Si era eternamente giovani!........

Prego Iddio che ci dia la certezza che il nostro amico Marcello vive fra lo stuolo innumerevole di beati nel Paradiso degli Asmarini.

Padre  Protasio da Massaua

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Caro Marcello, non potendo presenziare al prossimo Raduno, che sarà dedicato esclusivamente a te, scrivo quello che avrei voluto dirti a voce e spedisco lo scritto al tuo nuovo indirizzo che è il Paradiso degli Asmarini. 

…………………………………….All’Asmara non ci frequentavamo molto, ero più a contatto con tuo padre  (che allora non sapevo che lo fosse)……………

In un lontano Raduno a Roma fui invitato da Tino Turrioni ed Enzo Girlando a partecipare con il mio pupazzo “Gigino” allo spettacolo dove loro si esibivano e alla fine fu la prima volta che ebbi occasione di conoscerti personalmente. Ti era piaciuto il mio intervento e soprattutto avendo saputo che Gigino era nato all’Asmara fui da te scoperto ed invitato a partecipare ad ogni Raduno……Grazie Marcello  d’avermi dato la possibilità di scrivere sul tuo MAI TACLI   la storia del nostro teatro  dagli anni ‘38 agli anni ‘50 ricordando attori, musicisti, comici, cantanti, ballerini…grazie Marcello, hai sempre creduto in me e forse tu stesso non sai quanto bene mi hai fatto, un bene che conservo gelosamente nel cuore e che non dimenticherò mai.

Pippo Maugeri da Milano


 …………..Asmara è stato il grande amore di Marcello, mi fa piacere ricordare alcune sue parole:

“Ho voglia di impegnarmi per Asmara perché una parte del mio cuore è ancora là………………Ho voglia di aiutare gli Eritrei perché abitano i luoghi dei miei eterni sogni”………………………

………Marcello, caro Amico Nostro, ci vedemmo all’ultimo Raduno del Mai Tacli’  a Torre Pedrera, ero seduto al tavolo accanto a te, ma tu non eri lo stesso di sempre; nelle nostre conversazioni mi dicesti: “mai più Mare Adriatico, i prossimi li faremo sul Tirreno, possibilmente vicino a Torre del Lago”  Eri stanco ma ancora pensavi ai prossimi Raduni. Nel tuo ultimo Mai Tacli’ci salutasti dicendoci che era l’ultimo ma dentro di noi non ti abbiamo creduto, invece ci hai lasciati orfani della tua grande amicizia, ma sappi che alcuni di noi, me compreso, ti abbiamo creduto immortale, e tu  lo sarai veramente perché fino a quando batterà uno solo dei nostri cuori tu continuerai a vivere dentro di noi con la tua GRANDE  AMICIZIA. Ciao MARCELLO…………….

Carlo Di Salvo Rap da Padova


Poi la conversazione si anima, gli amici raccontano aneddoti, episodi  vissuti con Marcello, ne onorano la memoria ed esprimono il grande affetto che li  lega a lui.

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   ANTICA LIRICA IRLANDESE   (di anonimo)

PACE PROFONDA DELL’ACQUA CORRENTE  CON TE

PACE PROFONDA DELL’ ACQUA  VAGANTE  CON TE

PACE PROFONDA DELLA TERRA  SILENTE   CON TE

PACE PROFONDA DEL FIGLIO DELLA PACE  CON TE

In tarda serata, a conclusione del Raduno, assistiamo, in religioso silenzio,  alla proiezione di questo cd. Gioia e Commozione sono state il filo conduttore di questo speciale ed ultimo  Raduno del Mai Tacli’.