La generosa offerta

dell'Asmarino Guido Molinari

È con vivo piacere, ed anche con un certo orgoglio, che questa volta in­seriamo in questa nostra rubrica, il nome del maitaclista Comm. Guido Molinari, di Carpi.

Dal giornale “Il Carlino” di quella città, apprendiamo che il “nostro” ha donato al reparto di Radiologia dell’Ospedale Ramazzini dell’USL carpigiana, la somma di un miliar­do di lire per l’acquisto di una TAC. “Per vario tempo il nome di colui che aveva versato l’ingente somma, è stato avvolto dal mistero, ma ora siamo in grado di informare - scri­ve Cesare Pradella nel suo servizio sul “Carlino” - che si tratta di Guido Molinari, noto imprenditore car­pigiano che nel dopoguerra ha creato la ricchezza di Carpi con la costruzione della moderna industria della maglieria e della confezione, fondando, assieme alla moglie Sig.ra Odette Gualdi, il maglificio

Molly ed allargando successiva­mente i propri interessi al settore al­berghiero costruendo l‘Hotel Touring ed il Meublè Molly”.

La sua donazione non è avvenuta per fini speculativi (la legislazione italiana non prevede, in questi casi, nessuna detrazione fiscale), ma so­lamente a fini umanitari in favore dei carpigiani bisognosi di questo tipo particolare di accertamenti.

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Guido Molinari arrivò diciottenne in Eritrea e vi ha vissuto per quindici anni, anni che lui stesso definisce come i più belli della sua vita.

Gli abbiamo scritto, dopo aver ca­sualmente appreso la notizia, per ri­chiedergli una fotografia che ci ha cortesemente inviato, unitamente a poche righe, e ci hanno particolar­mente colpito queste sue parole: “ci tengo molto ad essere asmarino, ed ho tanti amici, ma gli asmarini “so­no i veri amici” e lo rimangono per sempre. Non così con gli amici di qui” .

L’atto di grande generosità lo pone di diritto fra “Gli asmarini che si fanno onore” ed al plauso dei suoi concittadini si unisce quello di tutti noi. Bravo, bravo Guido!

 

(Mai Taclì N. 1-1990)