Sulle spalle di un Gigante

Commemoriamo Marcello

 

Sento spesso rimpiangere ed in modo assolutamente comprensibile e giustificato, la figura di Marcello Melani, il Signor Direttore che ha fondato, con un gruppo di amici d’infanzia il nostro Sodalizio. Egli ha dato vita e sostenuto la massima espressione della nostra unione e senso di appartenenza: il giornale periodico che porta lo stesso nome, Mai Taclì (Acqua Chiara, nella lingua dei Tigrini).

Oltre ad un Raduno sociale annuale, dove ci si rivedeva in molti; ed il Giornale era atteso con ansia e gradimento, Marcello lo ha redatto ed edito dal 1976 sino ai suoi ultimissimi giorni di vita: dicembre 2011 cioè poco più di tre mesi prima della sua dipartita avvenuta il 12 aprile 2012. Per oltre trentacinque anni non ha mai defezionato ai suoi periodici impegni dedicati al Mai Taclì. Nonostante la sua intensa vita ed impegno verso la famiglia o verso il lavoro professionale. Nel cui campo era docente e titolare di studi e brevetti, oltre che imprenditore in proprio, nel campo delle scritture veloci e criptate dove ha lasciato un’altra innegabile eredità.

Il senso del giornalismo e la capacità organizzativa gli veniva forse all’appartenenza di una famiglia di giornalisti sportivi e territoriali: lo fu il padre, il fratello, lui indirizzò il suo impegno a mantenere ricordi, amicizie e solidarietà della Comunità Italiana d’Eritrea, delle zone limitrofe: Etiopia, Sudan, Medio Oriente, verso le quali ci irradiammo a partire dalla disfatta della Seconda Guerra Mondiale (per noi il 1941). Tenne uniti a lungo, anche quelli che raggiunsero Paesi più lontani: Australia. Brasile. U.S.A., Israele, Sudafrica, oltre che i Rimpatriati e residenti in Europa.

Oltre il dolore, alla sua dipartita, si aggiunse lo sgomento, in alcuni (pochi per fortuna) la rassegnazione che tutto fosse finito. Ma noi che lo conoscevamo più a fondo, abbiamo capito che il miglior modo per onorarlo era quello di far continuare a vivere la sua creatura: Mai Taclì. Siamo certi che questo lui avrebbe voluto, anche se discreto com’era, non lo avrebbe espressamente richiesto a nessuno conoscendo l’impegno che ciò avrebbe comportato.

Ma gli amici e collaboratori più stretti si sono sentiti in dovere di farlo e pertanto ringraziamo Wania Masini e Nadia Cucchi che continuano con il giornale come foglio allegato a “Il Reduce d’Africa” organo periodico dell’A.N.R.R.A. Marcello Dell’Anna direttore tecnico ed amministrativo del Sito informatico, al quale Marcello Melani aveva dato l’incarico lungimirante della presenza anche in Rete. Dobbiamo anche ringraziare chi collabora: Marisa Masini, Gino de Bonetti l’autore dei calendari, Rita Di Meglio, Emilio Belloni, Gaetano Giudice, Francesco Consolo, Nello Frosini, Antonio Lazzarini, Stefano Pettini, Vito Zita, il gruppo che partecipa al Forum del Sito, infine Cristoforo Barberi che coordina il Profilo e la Pagina f-b e si incarica di ricordarvi di contribuire anche economicamente alle spese pur non gestendone i proventi che sono di assoluta competenza dei Direttori. Si chiede scusa a chi non è stato nominato, ma che sa bene di far parte di questa “fratria” e certamente ci perdonerà.

Con Marcello abbiamo collaborato per decenni, conoscevamo le sue idee, il suo punto di vista, l’intelligenza, l’ironia, la schiettezza, la tolleranza verso tutto e tutti. Ma avevamo lo stesso retroterra culturale. Lui non ci ha lasciato una Regola, uno Statuto, una Costituzione, elemento fondante che noi abbiamo ricostruito e riportato in quella che è diventata la “Home Page” del Sito principale. Non abbiamo avuto smentite o contestazioni e quindi quella è e rimane. Ad alcuni può non piacere l’impostazione ma chi si sente di appartenere alla nostra Comunità l’accetta e condivide: è “chiara lettera e non oscura glossa”…

Oggi sono molte le presenze di Asmarini in Rete, anche più importanti della nostra: per numero di aderenti, contenuti, immagini, in alcuni casi per rigore storico, geografico e scientifico, delle nostre narrazioni. Ma non si può però negare che Mai Taclì sia stata la prima nostra manifestazione condivisa, e, certamente se non siamo all’altezza di Marcello per la nostra, a volte imprecisione o impreparazione (siamo Asmarini, futuristi, un po’ guasconi, un po’ribelli, un po’… beghini);ci crediamo però e ci mettiamo l’entusiasmo, consapevoli che seppur Nani viaggiamo sulle spalle di un Gigante.

12 aprile 2018, nel sesto anniversario della scomparsa di M.Melani.

LA REDAZIONE