MARCELLO, AMICO, FRATELLO , BENEFATTORE INSIGNE

Carissimo Marcello, sono uno dei tuoi tantissimi amici, un fratello ,uno dei molti beneficiati. Scrivo queste righe sulla carta bagnata da lacrime di dolore per la tua morte.

Non posso dire molto, perché immagino la ressa che ci sarà di quanti desiderano esprimerti simpatia, amicizia e rimpianto nel momento dell’estremo addio.
La tua morte segue immediatamente quella di tuo fratello Paolo; anzi, forse è stato addirittura questo evento che l’ha accelerata, perché non potevi reggere a tanto dolore.

Questo breve messaggio, innanzi tutto, vuole essere di ringraziamento per quello che fosti per me personalmente, dal tempo in cui ero parroco alla Cattedrale di Asmara fino a questo momento della tua dolorosa dipartita. Fosti un convinto sostenitore delle mie iniziative socio-pastorali.

 

Se il campanile della cattedrale di Asmara oggi ha un orologio elettronico, se le campane suonano in automatico, se la chiesa ha dei banchi nuovi e la parrocchia ha un campo sportivo, tutto è stato possibile grazie al tuo fattivo e generoso interessamento.

Se oggi a Massaua è stata costruita la scuola più bella di tutte le scuole d’Eritrea, una scuola che fa invidia anche a tante scuole europee ( lo dicono quelli che vengono in visita dall’Europa) c’è dietro la tua opera incessante, perché non hai mai nascosto la tua simpatia per me, ma soprattutto il tuo amore per questa terra e per il suo popolo.

Con te abbiamo perso una colonna di sostegno. Con te si chiude l’epopea del Mai Taclì con i suoi trentasei anni di storia gloriosa.

Con te muore la generazione di quelli che hanno sempre considerato l’Eritrea come seconda patria. Io personalmente ho perso in te un grande amico e un insigne benefattore. Appena ricevuta la ferale notizia, alla Messa ho raccomandato la tua anima a Dio perché ti riservi un posto d’onore nel Paradiso fiorito degli Asmarini, dove tu ne riservasti sempre uno tanto bello a tutti quelli che ti hanno preceduto..

Oggi le campane della nostra Cattedrale, con il loro mesto rintocco ,hanno annunciato la tua morte, mentre le lancette dell’orologio del Campanile sono rimaste ferme all’una di mercoledì notte 11 Aprile, l’ora in cui la tua anima volava in cielo.

Oggi la bandiera della nostra scuola è stata issata a mezz’asta e i nostri ragazzi, riverenti, sono tutti sull’attenti mentre passa il feretro per portare il tuo corpo alla dimora finale.

Alla gentile signora Laura, alla tua famiglia, ai tuoi figli Sergio e Laura,ad Umberta, ai tuoi fratelli, giungano sincere e meste le parole del mio fraterno cordoglio.

Riposa in pace!

Protasio

Massaua 14 Aprile 2012