• La razza e l’Impero

(dal trimestrale «Gli Annali dell”Africa Italiana», agosto 1938)

Il 18 settembre 1938, durante una sua visita a Trieste, Benito  Mussolini pronuncia un discorso in cui annuncia il varo di leggi «in difesa della razza italiana».

Le leggi razziali sono antiebraiche, ma fanno sentire i loro effetti anche nelle colonie, dove già da qualche tempo le autorità italiane tentano di arginare il fenomeno del «madamato» e di impedire le unioni miste.

Persino l’architettura si adegua. I piani regolatori delle principali città dell’Impero, Addis Abeba, Asmara, Massaua, Mogadiscio e altre, sebbene concepiti prima delle leggi razziali, prevedono quartieri e servizi separati per bianchi e indigeni.

Naturalmente la stampa e la radio, strumenti del regime, fanno propri gli argomenti della politica razziale fascista. Il trimestrale «Gli Annali dell’Africa Italiana», edito dalla Arnoldo Mondadori e realizzato a cura del ministero dell’Africa Italiana, apre il numero di agosto 1938 con un lungo articolo, dal titolo «La razza e l’Impero», che sostiene la necessità della separazione razziale e culturale con argomenti etici e scientifici.

Autore dell'articolo è Angelo Pìccioli (1886-1945), scrittore e insegnante, che nel 1922 riceve l’incarico di Sovrintendente all’Istruzione in Tripolitania. Riportiamo integralmente il testo ripreso dalle pagine degli «Annali».

 IMG 20180520 0001

IMG 20180520 0002

IMG 20180520 0003

IMG 20180520 0005

IMG 20180520 0006

IMG 20180520 0007

IMG 20180520 0008

IMG 20180520 0009

IMG 20180520 0010

IMG 20180520 0011