La terra arsa invoca il cielo

del tutto indifferente.

Sempre più inaridita la terra

implora con rinnovata speme, instancabile.

Come per burla cadono

rare gocce di pioggia.

In spasmodica attesa

la terra sta, continua a implorare

elevando al cielo

i rami secchi, le spighe vuote,

il desiderio struggente di alimentarsi

per alimentare.

 

Tal quale mi sento,

Signore.

Gabriella Martino